Friday, 25 June 2010

Tra tagli e manovre, aumenta il budget per i voli di stato.

Vito: «per il 2010 stanziati 8 milioni di euro in più».

di Emiliano Biaggio

Tagli per circa 25 miliardi di euro, per una manovra economica anti-crisi che a ministri, viceministri e sottosegretari taglia meno di 100 euro al mese e appena 1.110 euro all'anno. Miracolo anche della fresca nomina di Aldo Brancher quale nuovo ministro. A parità di tagli, spalmati questi su un numero maggiore di componenti del governo, i tagli pro-capite si riducono. Verrebbe da chiedere al presidente del Consiglio come mai in tempi in cui sono richiesti sacrifici questi debbano essere alla cittadinanza e non alla politica. Peccato che Berlusconi sia volato in Canada per il G8. A proposito di volare, ma quanto costano alla collettività i voli di Stato? E quanti sono? Anche questo capitolo di bilancio è coinvolto dai tagli alle spese? Assolutamente no, anzi: rispetto all’anno scorso, i fondi a disposizione sono stati incrementati di 8 milioni. Più in dettaglio, per quest’anno sono stati stanziati 36,8 milioni a fronte dei 28 milioni dell’anno scorso. I dati sono ufficiali: a fornirli lo stesso Governo, attraverso il ministro per i rapporti col parlamento, Elio Vito, rispondendo a un'interrogazione di alcuni parlamentari del Pd (tra gli altri, Zamparutti e Beltrandi). Però, tiene a puntualizzare Vito, di questi 36,8 milioni «solo 5,5 sono destinati al funzionamento, mentre i rimanenti 31,3 sono destinati a spese di investimento». Ma quando si chiede al ministro quanto costa, nel dettaglio, ogni volo, Vito non fornisce cifre precise, spiegando che «il livello della spesa, fatti salvi gli adeguamenti dei costi del personale e dei beni strumentali, si pone in rapporto diretto con il numero di ore di volo effettuate, e queste a loro volta dipendono dalle esigenze delle attività istituzionali», con particolare riferimento alla sicurezza delle personalità di Stato e di governo, alla cura dei rapporti internazionali, agli interventi di natura umanitaria. L’anno scorso le missioni compiute per ragioni di Stato sono state 1.963, quelle effettuate per ragioni sanitarie-umanitarie sono state 428 per un totale dunque di 2.391 interventi. Insomma, mediamente qualcosa come 6-7 missioni al giorno. Nei primi tre mesi di quest’anno le missioni sono già arrivate a quota 585, di cui 486 per ragioni di Stato e le altre 99 per motivi umanitari e sanitari.

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