Wednesday, 29 September 2010

Il Labour cambia: nuovo segretario e nuova linea. In senso anti-Blair.

Il partito laburista britannico elegge Ed Miliband nuovo leader. E lui volta pagina: «la politica conosciuta fino a ieri è finita».

di Emiliano Biaggio
Il Labour cambia e volta pagina: il congresso del partito laburista di Manchester elegge un nuovo segretario e inverte la rotta. A raccogliere l'eredità di Tony Blair e Gordon Brown è Ed Miliband, fratello minore dell'altro Miliband, David, ministro delle Comunità e degli Enti Locali nel governo Brown. Ma soprattutto un convinto critico del "New labour" inaugurato da Blair, e non lo ha tenuto nascosto. Le prime parole da nuovo segretario sono chiare: la politica come è stata conosciuta fino a ieri è «finita», travolta «dalla caduta di credibilità e di fiducia». Miliband critica, quindi avvia il nuovo corso. «Abbiamo perso le elezioni e le abbiamo perse malamente. So che dobbiamo cambiare». Come? Con il ritorno ai valori più progressisti abbandonati all'epoca di Blair. Ed Miliband riproponeo la sua visione di un capitalismo che lavori per la gente, perchè «dobbiamo ridurre il deficit ma fare molto di più», dato che «questo Paese è troppo iniquo e la differenza tra ricchi e poveri non danneggia solo i poveri, ma tutti». Per il neo-segretario dei laburisti vuole inoltre un cambio della politica estera, «perché sia basata su valori e non solo su alleanze», in un chiaro riferimento alla «guerra sbagliata» voluta da Blair in Iraq, decisa senza l'avallo dell'Onu e senza sufficiente base legale. Bisogna insomma scordarsi la spinta riformista voluta da Blair, per un Labour che ha inteso collocarsi negli ultimi 15 anni (da quando cioè Tony Blair assunse la guida del partito, il 21 luglio 1994) tra il neoliberismo della destra e le politiche assistenziali della vecchia sinistra. Perchè è proprio a quella vecchia sinistra che Miliband guarda, o quantomeno pensa. E ripensa. «Noi progressisti siamo gli eredi di una straordinaria tradizione, di grandi leader che furono gli ottimisti della Storia», ricorda non a caso alla platea di Manchester. E «oggi- afferma l'appena 40enne Miliband- noi siamo gli ottimisti che cambieranno la Gran Bretagna». E promette, al popolo laburista ma soprattutto alla nazione: quello di David Cameron «sarà un governo di un solo mandato». Il partito laburista, dunque, riparte da Manchester e dal suo nuovo segretario. Che spazza il campo da parole inutili e scherzi fuori luogo. «Mi chiamano Ed il Rosso (Ed the red, in inglese, ndr)? Per piacere, andiamo oltre». C'è un partito da rifondare, perchè «non è successo per caso che un partito come questo abbia perso così tanti voti» negli ultimi anni. E c'è una nuova stagione del Labour da scrivere.

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