Voci e indiscrezioni vorrebbero i due paesi con i conti pubblici fuori controllo, ma Dublino e Lisbona smentiscono. Ma resta l'incertezza.
di Emiliano Biaggio
L'Irlanda sull'orlo del baratro finanziario, l'ombra della crisi in POrtogallo, una riunione dell'Ecofin e la Germania che arriva a proporre che al salvataggio delle economie debbano contribuire i privati: preoccupazioni e divisioni animano e agitano un'Europa alle prese con un nuovo e forse ben più grave nodo economico da risolvere. Dopo la Grecia, adesso si altri due paesi sono a una passo dalla crisi. Con i governi dell'Europa a 27 che attendono le mosse di Dublino e Lisbona per capire quale sia l'effettiva gravità della situazione e Irlanda e Portogallo che aspettano di vedere come andrà a finire in ambito comunitario. L'ue intanto si interroga sugli interventi e sull'entità degli aiuti: solo per soccorrere l'Irlanda sembra che possano correre fra i 50 e i 90 miliardi di euro. Il premier irlandese Brian Cowen fa sapere di «non avere chiesto un salvataggio» e che nel suo paese «il costo del denaro è semplicemente troppo elevato», ma l'incertezza regna sui mercati e tra i paesi, perchè voci e indiscrezioni si rincorrono e l'euro continua a cedere in borsa. Anche da Lisbona arrivano rassicurazioni: il paese non pensa di avere bisogno di un intervento di salvataggio internazionale per la sua economia. Il ministro delle Finanze lusitano Fernando Teixeira dos Santos, fa sapere infatti che «non ci sono stati contatti con le autorità di Bruxelles, nè formali, nè informali». Il presidente dell´Unione Europea, Herman Van Rompuy, intanto avverte: «Se i problemi legati ai bilanci dei Paesi membri non saranno risolti, è a rischio la stessa sopravvivenza dell´Unione Europea» . Per questo, aggiunge, «dobbiamo lavorare di concerto per permettere alla zona euro di sopravvivere, perché se l`euro non sopravvive, neppure l`Unione europea potrà farlo». «Non è questione di sopravvivenza della moneta unica, si tratta di un problema molto grave del settore bancario irlandese», specifica il commissario agli affari economici Olli Rehn. Da Bruxelles quindi si cerca di rassicurare: «Per far fronte ai rischi bancari agiremo come area euro per garantirne la stabilità in quanto abbiamo i mezzi per farlo», si affretta ad annunciare il presidente Jean-Claude Junker, presidente dell'Eurogruppo (l'insieme dei ministri dell'Economia e delle FInanze dei paesi che hanno adottato l'euro). Intanto però alcune Borse reagiscono con una serie di ribassi (in alcuni casi arrivati oltre il 2%), mentre l`euro segna un nuovo minimo sul dollaro scendendo sotto quota 1,36.
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