Chiesti e ottenuti aiuti per circa 90 miliardi, il governo Cowen annuncia tagli allo stato sociale.
di Emiliano Biaggio
L'Irlanda chiede e ottiene i prestiti internazionale per far fronte alla crisi del sistema bancario: Unione europea a fondo monetario si dicono pronti a mettere a disposizione delle autorità irlandesi 90 miliardi, e come per Atene adesso per Dublino si ripropone la "formula salva Grecia": soldi alla banche, stretta sulle famiglie. Il governo di Brian Cowen ha già annunciato tagli per 15 miliardi, quasi tutti al Welfare. Si smantella insomma lo stato sociale per garantire assistenza al mondo bancario e finanziario, e negarla di colpo al cittadino. Nello specifico la maximanovra per il quadrienno 2011-2014 prevede di aumentare l'Iva al 22% nel 2013 e al 23% nel 2014, e contemporaneamente. I tagli ammonteranno a 2,8 miliardi di euro, mentre le entrate fiscali previste aumenteranno di 1,9 miliardi di euro. Dove la scure dei tagli si abbatterà saranno i salari minimi e i sussudi alla disoccupazione, che verranno ridotti. Intanto i verdi annunciano l'uscita dall'esecutivo e chiedono le dimissioni dell'attuale primo ministro, per la crisi e le misure "lacrime e sangue". Le borse chiudono in negativo per le incertezze politiche dell'Irlanda e l'entità della crisi economica. Su cui il cancelliere tedesco, Angela Merkel, nutre «grande preoccupazione». La crisi potrebbe essere anche peggiore di quella greca, ma soprattutto crea una situazione «eccezionalmente grave» per l'Euro.
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