Wednesday, 23 March 2011

Prescrizione breve per Berlusconi

Lo aveva concepito Vitali, lo presenta alla Camera - dove passa - Paniz. Processo Mills verso la chiusura già a maggio, 8 mesi in meno per Mediaset.

di Emiliano Biaggio

Berlusconi ci riprova. E vince. La commissione Giustizia della Camera approva un emendamento proposto da Mauizio Paniz (Pdl) che riduce i tempi della prescrizione per gli incensurati. Di ben otto mesi, per la precisione. Un provvedimento che per il deputato proponente non è "ad personam", anche se tra i vari atti pratici produrrà benefici per il presidente del consiglio: infatti il processo Mills, che doveva finire prescritto a febbraio 2012 perirà in anticipo di sette mesi e mezzo. Adesso, a maggio. Quello Mediaset (contestati reati finanziari e appropriazione indebita), tempo di decesso stimato giugno 2014, muore sei mesi prima, dicembre 2013. Calcoli semplici: se non è una legge ad personam, a chi conviene? A Berlusconi, senza dubbio, e solo a lui, dato che già oggi - ricorda la Corte di Cassazione - con l'attuale prescrizione cade l`80% dei processi per corruzione. Al massimo in futuro ne potrà cadere il 90%. Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione, spiega di «non vedere» scandali, dato che «la prescrizione breve è solo una norma che punta riequilibrare un sistema che puniva solo i recidivi». Critiche le opposizioni: «Ecco fatta la riforma epocale della giustizia», critica un sarcastico Bersani. «Ancora una volta le esigenze del premier - rimarca Orlando - hanno prevalso su tutto il resto», attacca Andrea Orlano, responsabile giustizia del Pd, che parla di «amnistia di fatto». E' bene ricordare che dietro a questa mossa mal si cela l'ennesima bugia di Berlusconi e berlusconiani, come fa Massimo D'Alema: «La destra- critica il presidente del Copasir- aveva annunciato che perle riforme avrebbe rinunciato alle leggine: era una bugia». Infatti neanche un mese fa Luigi Vitali propose la prescrizione breve per gli incensurati, che Niccolò Ghedini - parlamentare Pdl e uno dei legali del premier - aveva bollato «inappropriata» garantendo che sarebbe stata cancellata. E' stata invece riproposta con emendamento - lo stesso escamotage per procedere alla riforma delle pensioni - in commissione Giustizia, con una sola differenza: il relatore. E un unico effetto: Berlusconi ridisegna la giustizia a sua immagine e necessità, mentre il paese è alle prese con ben altri problemi di cui sembra non accorgersi o interessarsi.

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