Saturday, 2 April 2011

Giappone, a Fukushima un disastro annunciato

La Tepco, società che gestisce la centrale, non ha volutamente immesso acqua di mare. Per non rovinare la centrale ed evitare i costi di riparazione.

di Emiliano Biaggio

Fughe di cesio radioattivo, fuoriuscite di Plutonio, perdita di acqua contaminata, nubi tossiche, popolazione evacuata, danni all'ambiente e il rischio di esplosioni dalla portata devastante: Fukushima è tutto questo, e potrebbe essere anche di più. Perchè gonmi giorno che passa i bollettini peggiorano e le verità nascoste si celano mostrando tutta delicatezza del caso. Il Giappone vive il dramma di uno dei terremoti peggiori della propria storia, e fa i conti con le conseguenze degli sconvolgimenti naturali e dell'indola umana. Con l'imperatore Akihito che dice di «pregare» per la sua gente, si capisce quale sia l'effettiva portata della situazione, tra il collasso e la catastrofe. Anche per colpa dell'uomo. Operazioni partite in ritardo, informazioni parziali e frammentarie, silenzi: questi forse gli aspetti più inquietanti attorno a Fukushima, dova la Tepco - la società di gestione dell'impianto - sembra abbia mentito in passato sull'affidabilità della centrale e ha perso tempo nelle operazioni di intervento di raffreddamento. I vertici dell'azienda hanno infatto impedito che venisse versata acqua di mare sui reattori nell'immediato post-terremoto. Il motivo? Il fatto che l'acqua salata avrebbe rovinato impianti, macchinari e apperecchiature. In nome del denaro, per cercare di salvare una centrale colpita dal sisma e con avaria nei sistemi di raffreddamento oltre a danni strutturali, si è arrivati a compromettere in modo ormai irreversibile territorio, sicurezza e salute. E situazione. Perchè senza quei voluti tentennamenti si sarebbe potuto intervenire, cosa ora di difficile fattibilità data l'elevata radioattività di Fukushima e di tutta l'area circostante. Le autorità giapponese hanno fatto evacuare la popolazione nel raggio di 20 chilometri, ma gli ambientalisti sostengono sia altamente contaminata la zona entro i 40 chilometri di raggio. E c'è l'allarme per la contaminazione delle falde acquifere e della carne bovina, dove è stata riscontrata la presenza di sostanze radioattive. La Tepco non ha voluto gestire la cosa come gli eventi avrebbero richiesto, il Governo non ha saputo far fronte al problema, anche per via delle false informazioni fornite. Il risultato è paura per quello che può succedere. Adesso si teme il peggio, anche perchè con suolo e aria contaminate la vita vede chiudersi gli spazi per un ritorno.

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