La denuncia dei radicali: può esprimersi anche chi non c'è, fermare il fenomento. L'Aula non approva.
di Emiliano Biaggio
Persone fisicamente non in Aula possono votare ugualmente. Come? Semplice. Basta che un collega "delegato" presente voti anche per chi non c'è. Più che uno scherzo, una realtà. E' quella del Senato della Repubblica, dove anche gli assenti possono votare provvedimenti e leggi. Tanto che, in materia di riordino a palazzo Madama, i radicali del Pd (Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca), chiedono - in un ordine del giorno presentato al
programma di bilancio interno al Senato - di intervenire una volta per tutta per eliminare il fenomeno.
I tre firmatari dell'odg denunciano infatti «la pratica molto diffusa di voto per gli assenti», e chiedono quindi al collegio dei questori di «promuovere la realizzazione di un impianto di voto che, sul modello di quello adottato alla Camera, impedisca il voto degli assenti». L'ordine del giorno è stato bocciato.
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