Monday, 29 August 2011

Da un paese senza governo una manovra senza credibilità nè efficacia

L'Italia di fatto commissariata, dopo aver dimostrato la propria inerzia e inaffidabilità, vara una finanziaria in modo confuso e improvvisato. A riprova dell'inadeguatezza dell'attuale classe politica.

l'e-dittoreale

Il Governo dà riprova di tutto il suo pressappocchismo con questa manovra correttiva, con un decreto che mostra meglio di tante altre volte lo stato confusionale che investe l'intera maggioranza. Nel consiglio dei ministri di ferragosto tutti - parole di Berlusconi - votano all'unanimità il decreto imposto dall'Europa, dopo di allora, nel giro di poche ore, tutti lo criticano a spada tratta. Lo criticano dall'opposizione, ma lo avversano soprattutto nella maggioranza. La Lega critica i provvedimenti sulle pensioni, nel Pdl chiedono l'aumento dell'Iva, in un tutti contro tutti che impone un vertice straordinario tra Bossi e Berlusconi per cercare una sintesi tra le varie posizioni. Nel frattempo la strada di una modifica al decreto diventa inevitabile, non tanto per le spinte interne a Pdl e Lega, quanto per i pareri che arrivano dalle commissioni del Senato. Su tutte spicca quella della commissione Affari costituzionali, che decreta l'incostituzionalità del provvedimento nei punti chiave. Dubbi di costituzionalità su contributo di solidarietà, rinvio del Tfr per i lavoratori pubblici, accorpamento alla domenica delle feste laiche, soppressione delle province con meno di 300.000 abitanti e liberalizzazione dei servizi degli enti locali. Inoltre, la relazione tecnica che correda il decreto non fornisce alcuna stima su quanto ricaverebbe lo Stato dall'accorpamento alle domenica delle festività civili, altro tasto su cui si è insistito parecchio. E poi gli effetti della Robin Hood tax, il balzello sui ricavi delle imprese operanti nel settore energetico, per la commissione Industria del Senato sono sovrastimanti. L'esecutivo propone, in sintesi, un manovra sballata già a partire dall'impianto di base, dalle relazioni confuse e approssimative. Una manovra che dà la dimensione insostenibile di questa manovra. Insostenibile non tanto per i contenuti - anche se più di qualcuno, anche nella maggioranza ne ha denunciato l'iniquità - quanto nell'incompetenza e la superficialità con cui è stata realizzata. Perchè di questo si tratta. D'accordo l'emergenza e l'urgenza, ma scrivere un decreto così non è accettabile. Questa manovra dimostra agli italiani, all'Europa e ai mercati, l'inaffidabilità della nostra classe politica dirigente. Non a caso commissariata dalla Bce.



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