Il governo magiaro si rivolge all'Ue per un eventuale sostegno economico, Bruxelles minimizza. Ma intanto monitora con il Fmi.
di Emiliano Biaggio
La crisi morde sempre di più, e adesso raggiunge anche l'Ungheria. Proprio oggi, infatti, il governo di Budapest ha inviato alla Commissione europea una richiesta per «una possibile assistenza finanziaria da parte dell'Ue». Lo fanno sapere dallo stesso esecutivo comunitario, che «ha ricevuto» la lettera inviata dalle autorità ungheresi. «Allo stato attuale c'è una missione di sorveglianza a Budapest», ha ammesso in conferenza stampa Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli affari economi e monetari, Olli Rehn, stamattina impegnato in un incontro con il nuovo premier greco, Lucas Papademos. «Ci troviamo in una fase preliminare» della missione, e al momento si parla di «possibile assistenza» finanziaria dell'Ungheria, ha sottolineato Altafaj. La Commissione Ue ha però diffuso una nota dove si legge che lo stesso organismo comunitario «esaminerà la richiesta delle autorità ungheresi in stretta collaborazione e continue consultazioni con gli stati membri e il Fondo monetario internazionale». La crisi dunque si allarga, e tira aria di commissariamento dell'Ungheria, dopo quelli di Grecia e Italia. Ma a Bruxelles minimizzano. «Al momento non è confermabile» alcun sostegno al governo di Budapest, ha fatto sapere Altafaj.
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