Il piano Merkel-Sarkozy per mettere sotto controllo i bilanci degli Stati e rafforzare l'euro parte in salita e Cameron fa i capricci ma l'Europa non ha più tempo per tergiversare: o scommette sulla moneta unica e fa passi avanti verso l'unione fiscale o salta tutto.
di Emanuele Bonini (per FIRSTonline)
Fondo salva-Stati, revisione dei trattati, ruolo dei privati, allargamento dell'Ue, energia, Iran e il suo nucleare. E' un'agenda ricca quella del Consiglio europeo in programma a Bruxelles, decisivo per le sorti della moneta unica e per il futuro dell'Unione europea. Tanto che i lavori ufficiali verranno anticipati da una cena a 27 per iniziare a lavorare sulle questioni più spinose, per sondare il terreno di quello che per alcuni temi è un vero e proprio campo minato. I capitoli relativi alla governance economica sono fatti quelli che più di ogni altro lasciano con il fiato sospeso, perchè al centro di veri e propri 'braccio di ferro'. Da una parte la Germania, che fa della revisione dei trattati Ue in senso più severo la condizione imprescindibile per qualsiasi intervento a sostegno dei paesi con problemi di debito sovrano. (leggi tutto)
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