La commissione Commercio del Parlamento europeo vota la proposta di modifica all'accordo per gli scambi con Rabat. Includendo la repubblica Saharawi.
di Emiliano Biaggio
Il Sahara occidentale non è uno stato indipendente e sovrano. Non per l'Unione europea. La commissione Commercio del Parlamento Ue ha infatti adottato una provvedimento per chiedere all'Aula di Strasburgo di includere un nuovo protocollo per l'agricoltura e la pesca all'interno dell'accordo commerciale tra la stessa Unione europea e il Marocco. Ebbene il nuovo protocollo che si chiede di inserire nel patto bilaterale include anche il Sahara occidentale. Difficile credere che si tratti di una svista, dati gli interessi di Spagna e Francia perchè il Marocco annetta il Sahara occidentale, ancora oggi destinato a non avere alcuno status. La questione del Sahara occidentale rischia quindi di avviarsi un triste epilogo per il popolo saharawi. Il provvedimento ha innescato subito immediate sdegnate reazioni. All'interno del Parlamento europeo sono stati i Verdi- Alleanza libera europea a richiamare l'attenzione sul tema. In particolare Josè Bové, vicepresidente della commissione Agricoltura, denuncia l'illegittimità del testo votato: a Bruxelles, infatti, non si sarebbe tenuto conto del diritto internazionale. «L'inserimento all'interno dell'accordo del territorio del Sahara Occidentale comporta problemi politici e legali, in quanto è in conflitto con l'ordinamento internazionale», denuncia. Per questo motivo «il Parlamento non dovrebbe garantire il proprio consenso a una simile modifica dell'accordo». L'auspicio è quindi che «l'Aula, al momento di esprimere il voto, sia cosciente di tutto ciò e tenga conto di queste raccomandazioni». Intanto però resta il fatto che in Ue c'è chi non vuole un Sahara Occidentale indipendente e sovrano, ma - al contrario - annesso e sottomesso al Marocco. Il tutto per motivi squisitamente economici.
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