Wednesday, 8 February 2012

«Grecia fuori dall'Euro», bufera in Europa

Il commissario Kroes: «Non muore nessuno se qualche paese esce».
L'imbarazzo di Rehn: «Nostra posizione non cambia, noi con Atene».

di Emiliano Biaggio

Un'intervista come tante, almeno così doveva essere in principio. Ma alla fine scoppia il caso. Il commissario europeo per le nuove tecnologie, Neelie Kroes, si lascia andare troppo, rilasciando delle dichiarazioni che fanno il giro del mondo mettendo in allarme le borse e in fibrillazione i mercati. A un cronista del quotidiano olandese De Volkskrant l'eurocommissario si concede delle libertà di troppo, arrivando a dire che se la Grecia dovesse uscire dall'Euro non sarebbe certo un dramma. «Non è la morte di un uomo se qualcuno lascia l'area dell'euro», scandisce Kroes rispondendo a una domanda sul paese ellenico, a rischio default. La frase, non corretta, finisce sulle pagine del quotidiano olandese e fa subito il giro del mondo, mettendo in imbarazzo e in difficoltà la Commissione europea. «La posizione delle Commissione europea è chiara e non è cambiata: vogliamo che la Grecia resti nell'Euro e continua a far parte dell'Eurogruppo», la risposta a stretto giro di Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo per gli Affari ecomici e monetari, Olli Rehn, che segue per l'esecutivo di Bruxelles il capitolo Grecia nell'ambito della trojka (Commissione Ue-Banca centrale europea-Fondo monetario internazionale). Altafaj per ben tre volte ha dovuto ripetere che «è nostra intenzione far sì che la Grecia resti nell'Euro». La Commissione, ha quindi aggiunto, «non riscontra alcuna contraddizione tra quanto detto dal commissario Kroes e la posizione che è propria della Commissione». Quella di Kroes, ha spiegato il portavoce di Rehn, «è stata una considerazione su uno dei possibili scenari». Questo vuol dire che c'è qualcuno, in Europa, che immagina una Grecia fuori dall'Euro? La giustificazione fornita ha il sapore dell'autogol. Intanto il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Trichet, avverte: «Senza accordo tra partiti per la Grecia sarà default tra due mesi». Per questo non esclude la riunione di un eurogruppo straordinario nelle prossime ore.

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