Friday, 24 February 2012

Italia, nel 2012 niente crescita. Pil giù dell'1,3%

La Commissione europea aggiorna le previsioni di crescita: sarà stagnazione.

di Emiliano Biaggio

L'Italia nel 2012 non ripartirà: l'economia infatti farà registrare ancora segni negativi. Attesa una contrazione dell'1,3% del Pil, contrariamente a quanto previsto. Queste le stime dell'Unione europea nel documento sulle previsioni economiche provvisorie presentato a Bruxelles. Il prodotto interno lordo del nostro paese subirà, secondo le proiezioni, «un'ulteriore contrazione dello 0,7% nel primo trimestre del 2012, e dello 0,2% nel secondo trimestre». L'economia italiana, continua lo studio Ue, dovrebbe stabilizzarsi nelle seconda metà dell'anno, «purchè non ci siano ulteriori deterioramenti delle condizioni dei mercati finanziari e il differenziale con i bund tedeschi resti stabile attorno ai 370 punti». Nel complesso, come detto, nel 2012 l'Italia dovrebbe avere contrazione del Pil dell'1,3%, dopo le leggere riprese fatte registrare nel biennio 2010-2011. Si stima che alla luce di queste previsioni il Pil italiano farà segnare un -6% rispetto al 2007.
L'Italia, dunque, sta affrontando e continuerà ad affrontare per tutto il 2012 una situazione di stagnazione economica. Per il nostro paese ci si aspetta infatti «una produttività stagnante per il periodo 2011-2012», recita il documento Ue. I dati, del resto, parlano chiaro: nel 2012 in Italia gli investimenti in macchinari e attrezzature si riduranno «in maniera sostanziale», mentre gli investimenti nel settore delle costruzioni tornerà agli stessi livelli del 2011. Dopo un crescita «marginale» registrata nel 2011, «i consumi privati nel 2012 si ridurranno». Un aspetto, quest'ultimo, dovuto a «la diminuzione delle entrate reali disponibili delle famiglie», che quindi si impoveriscono. Segno "meno" anche per le importazioni: la Commissione europea non fornisce cifre, ma non ha dubbi che ci sarà «una caduta» dell'import. Stabili le esportazioni: l'Ue per il nostro paese stima che «saranno sostanzialmente in linea con i livelli del 2011». Inflazione stabile ai livelli del 2011: per quest'anno, infatti «rimarrà al 2,9%».
La situazione italiana rispecchia il quadro che si profila per l'intera Europa: le stime parlano infatti di «lieve recessione», con decremento dello 0,3% sia in Ue sia nell'Eurozona.

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