Il governo di Buenos Aires vorrebbe che la filiale di Repsol, già statalizzata argentina, diventasse società mista. Insorge Madrid. L'Ue: «Difenderemo gli investimenti all’estero dei nostri paesi membri»
di Emiliano Biaggio
Ypf verso la nazionalizzazione. La compagnia petrolifera controllata al 57,4% dalla spagnola Repsol, e già ex statalizzata argentina, è finita nel mirino del governo di Cristina Kirchner, che vorrebbe riconvertire la filiale Repsol in società mista (vale a dire in parte privata e in parte a partecipazione statale) arrivando racimolare sul mercato il 30% delle azioni Ypf. Un’ipotesi che ha innescato un incidente diplomatico tra Madrid e Buenos Aires. Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Garcia Margallo, ha richiamato l’ambasciatore argentino per esprimere la preoccupazione spagnola per quanto sta accadendo. Intanto Repsol ha diramato un comunicato in cui fa sapere che finora «non è stata ricevuta alcuna comunicazione da parte delle autorità argentine su una partecipazione azionaria nella filiale Ypf».
Proprio su questo a Bruxelles si spera che tutto possa essere risolto nel migliore dei modi e il prima possibile. «Non è stata presa alcuna decisione definitiva da parte dell’Argentina», sottolinea un portavoce della Commissione Ue. L’organismo comunitario auspica quindi «una soluzione che non alteri i rapporti economici tra Ue e Argentina». A Bruxelles comunque ricordano che il Trattato di Lisbona ha dato alla Commissione Ue «strumenti per fare pressione e competenze in materia di investimenti all’estero». L’Europa per il momento monitora e lavora sottotraccia. Un portavoce della Commissione Ue fa sapere che «al momento non c’è alcun contatto diretto tra il presidente della Commissione europea e le autorità argentine, ma la Commissione, attraverso al delegazione Ue in Argentina, ha espresso le proprie preoccupazioni» per quanto sta accadendo. Della questione l'Ue discute per ora «con alcuni paesi membri del Mercosur». Ma una cosa deve essere chiara: «Ci adopereremo per difendere gli investimenti all’estero dei nostri paesi membri», sottolineano da Bruxelles.
La Ypf era una compagnia petrolifera argentina, privatizzata dal governo di Carlos Menem nei primi anni Novanta. Nel 1999 Repsol acquisì il 25% del pacchetto azionario, salito col tempo al 57%. Oggi l'Argentina sembra la rivoglia indietro.
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