Il commissario Ue per gli Affari economici e monetari attiva la task force europea per la Spagna dopo la richiesta formale di Madrid di aiuti per le banche.
Olli Rehn |
di Emiliano Biaggio
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La
Commissione europea non perde tempo e già lavora al salvataggio
delle banche spagnole. Dopo la lettera del governo di Madrid in cui
si chiede formalmente e ufficialmente aiuto all'Eurogruppo per il
settore bancario spagnolo, Olli Rehn ha immediatamente attivato la
sua squadra. «Ho dato istruzioni al nostro staff di iniziare i
lavori per una valutazione dello stato del settore bancario spagnolo
e per vedere di cosa ha bisogno», ha detto il commissario europeo
per gli Affari economici e monetari, che ha accolto «positivamente»
la richiesta formale di Madrid. I tecnici della Commissione europea,
ha aggiunto, saranno «presto» nella capitale spagnola.
L'assistenza, ha ribadito Rehn, sarà data «insieme agli staff
dell'Autorità bancaria europea (Eba), della Banca centrale europea
(Bce) e del Fondo monetario internazionale (Fmi)». La Spagna
riceverà aiuti «in forma di prestiti Efsf ed Esm», i due fondi
salva-stati dell'Ue. Il secondo (l'Esm) dovrebbe entrare in funzione
l'1 luglio (a condizione che gli stati che contribuiscono per il 90%
delle risorse ne ratificano il trattato di entrata in vigore per
quella data, cosa che non sembra sarà rispettata), e si procederà
dunque con l'assistenza da Efsf. «Se dobbiamo iniziare a fornire
assistenza dobbiamo farlo con gli strumenti che abbiamo a
disposizione», ha spiegato il responsabile per l'Economia della
Commissione Ue. Ancora tutte da definire le condizioni per la
concessione del prestito, ma da Bruxelles fanno sapere di voler
chiudere - e firmare - un protocollo d'intesa nel giro di «qualche
settimana». Il tema finirà dunque nell'agenda dei lavori della
prossima riunione del Consiglio europeo di giovedì e venerdì
prossimi. Intanto Rehn ha già anticipato che le condizione che
verranno imposte alla Spagna «si concentreranno su riforme
specifiche del settore bancario». Tra queste alcune condizioni
riguarderanno i piani di ristrutturazione, che «dovranno rispettare
in pieno le regole Ue in materia di aiuti di stato». Inoltre si
chiederanno condizioni generali per tutte le banche spagnole, non
solo quelle aiutate, come «requisiti di supervisione e di
regolazione» degli istituti di credito. Rehn ha quindi chiesto
all'esecutivo di Mariano Rajoy di «continuare ad attuare le riforme
necessarie per correggere il deficit eccessivo».
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