Friday, 15 June 2012

"I soldi della Cia al Dalai Lama"

La Sueddeutsche Zeitung: nel 1951 il leader della non violenza approvò la lotta armata. Gli Usa addestrarono per anni i guerriglieri, salvo poi sacrificare l'appoggio alla causa per la realpolitik e la normalizzazione dei rapporti con la Cina.

 Di Andrea Tarquini per Repubblica.it 

Il Dalai Lama sapeva dall'inizio dell'appoggio della Cia, i servizi segreti americani, alla lotta armata del popolo tibetano contro l'occupante cinese. A quanto pare approvò, pur essendo simbolo mondiale della non violenza. Cominciò con impegni segreti Usa col legittimo governo tibetano, dunque col Dalai Lama in persona, dal 1951 al 1956, dopo la brutale occupazione cinese del Tibet nel 1950. La storia è narrata dagli investigative reporters della Sueddeutsche Zeitung, e sicuramente avrà provocato salti di gioia all'ambasciata cinese a Berlino. I primi contatti risalgono a un anno dopo l'aggressione cinese. Sono tra il Dalai Lama e agenti americani attraverso l'ambasciata Usa a New Delhi e il consolato a Calcutta. Il Pentagono assicurò al Dalai Lama in persona, scrive la Sueddeutsche, armi leggere e aiuti finanziari al movimento di resistenza. Nell'estate 1956, l'operazione della Cia in Tibet diventa un dossier a sé, assume il nome di "ST Circus".
Si propone, dicono carte segrete e testimonianze dei veterani Cia come John Kenneth Knaus, di "fare il possibile per tenere in vita il concetto di un Tibet autonomo". E "sviluppare resistenza contro sviluppi in Tibet guidati dalla Cina comunista". Knaus racconta il suo primo, freddo incontro con il Dalai Lama. Washington si impegnò ad addestrare guerriglieri tibetani nella lotta armata contro l'occupante cinese, ad armarli, e anche a versare 180mila dollari l'anno, scrive il quotidiano liberal di
Monaco citando un presunto dossier segreto, "somme dichiarate come aiuto finanziario al Dalai Lama".
Ai memorandum della Cia seguirono i fatti. I guerriglieri tibetani furono addestrati in campi segreti prima in isole dei mari del sud, poi a Camp Hale sulle montagne rocciose, dove le condizioni climatiche erano simili a quelle tibetane. I contatti col Dalai Lama e col suo seguito c'erano sempre, anche durante la sua avventurosa fuga dal Tibet occupato a Dharamsala in India. I guerriglieri addestrati dalla Cia furono fino a 85mila, la loro organizzazione si chiamava "Chushi Gangdrug". (continua a leggere)

No comments:

Post a Comment