Nel 2013 in Qinghai partiranno i lavori per un nuovo aeroporto. Che permetterà il trasferimento di cinesi Han in terra tibetana.
di Emiliano Biaggio
Col pretesto di ravvivare un'economia locale piuttosto in crisi, la Cina prepara l'ultimo colpo al Tibet. Le autorità della provincia del Qinghai hanno annunciato di voler realizzare un aeroporto nella prefettura di Golog. Ufficialmente servirà per cercare di portare turisti e uomini d'affari, così da rivitalizzare e rilanciare un'area ancora fortemente sottosviluppata. Questo almeno è quello che ha spiegato alla stampa cinese Wu Ziqiang, vicepresidente della giunta del governo della prefettura di Golog. La costruzione dell'aeroporto di Dawu, che costerà l'equivalente di 186 milioni di dollari, sarà avviata nel 2013, quando entreranno in funzione i tre nuovi aeroporti dislocati tra le provincie del Sichuan (due) e del Gansu (uno). Con l'aeroporto in cantiere in Qinghai si avranno quattro scali solo nell'Amdo, una delle tre regioni del Tibet storico, smembrato dai maoisti nel secolo scorso. Il Tibet era infatti composto dalle tre regioni del Kham, Amdo e U-Tsang; i cinesi invece- da un punto di vista territoriale- considerano il Tibet come la Regione Autonoma tibetana (Tar), creata nel 1965 e comprendente in larga parte quella che per secoli è stata la regione dello U- Tsang. Nel 1965 il Tibet fu smembrato, dal momento che il Kham e l’Amdo divennero parte delle province cinesi del Qinghai, dello Sichuan, del Gansu e dello Yunnan. Solo nella Tar i cinesi hanno costruito sei aeroporti, l'ultimo dei quali - quello di Nagqu, realizzato a 4.436 metri d'altitudine - è operativo da quest'anno. Con gli aeroporti Pechino collega il paese alle zone dell'altopiano e rivitalizza l'economia, ma soprattutto continua nella politica di spostamento della popolazione che permette all'etnia Han di "colonizzare" il territorio e rendere gradualmente i tibetani una minoranza in quella che una volta era la loro casa. Un modo con cui cancellare ogni velleità autonomistica e ancor più indipendendistica. Con la realizzaione degli aeroporti sempre più cinesi arriveranno in Tibet, il cui destino appare irrimediabilmente segnato.
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