Saturday, 22 December 2012

Banche, Ue autorizza aiuti stati per 5 trilioni

L'ok di Bruxelles per il periodo ottobre 2008-ottobre 2012. Cifra choc per salvataggi comunque necessari ma da scongiurare nuovamente.

di Emiliano Biaggio

Tra il 2008 e il 2011 l’ammontare totale complessivo degli aiuti di stato usati per il settore finanziario è stato di 1.615 miliardi di euro, pari al 12,8% del Pil dell’Unione europea, ma tra l’1 ottobre 2008 e l’1 ottobre 2012 la Commissione europea ha approvato aiuti al settore finanziario per complessivi 5.058 miliardi di euro (40,3% del Pil dell’Ue). Sono i dati da capogiro rendicontati nello "European Commission’s 2012 State Aid Scoreboard", lo studio della Commissione Ue sugli aiuti di stato. Cosa significa? Detto in altri termini sono stati pompati nella casse delle banche di tutta Europa 1,6 trilioni di euro, e più del triplo potrebbero essere garantiti prima della fine dell'anno. Qualcuno si potrebbe indignare per questo, ma gli aiuti sono necessari. Chiudere le banche o lasciarle fallire vorrebbe dire ridurre sul lastrico tante famiglie: i risparmiatori perderebbero tutto senza avere alcun rimborso. Gli aiuti si rendono dunque necessari, ma certo evidenziano la fragilità del sistema europea. A preoccupare soprattutto le economie in linea teorica trainanti: Gran Bretagna, Irlanda e Germania sono infatti i tre paesi più in difficoltà. Tolta l'Irlanda, paese sotto programma di aiuti internazionali, gli altri due stati sono considerati come i più solidi e i più competitivi. Eppure Gran Bretagna, Irlanda e Germania insieme hanno beneficiato del 60% dei 1.600 miliardi di soldi iniettati nelle casse degli istituti di credito tra il 2008 e il 2011 (rispettivamente il 19%, il 16% e il 16%).
In un clima di disoccupazione e di sfiducia crescente, vedere quanti soldi sono stati dati alle banche e quanto poco è stato fatto per rilanciare l'occupazione è forse un aspetto ancor più irritante. Comprensibile, ma è per questo che tutti in Europa stanno lavorando un processo di riforma del sistema bancario, che dovrebbe garantire sicurezza ai risparmiatori e far ricadere solo sulle banche le responsabilità della cattiva gestione. Certo, impressiona vedere quante risorse sono state impiegate per salvare le banche. Si tratta di risorse sottratte alle politiche di rilancio economico, ma l'auspicio è che d'ora in avanti questa faraonica opera di ristrutturazione possa evitare il tracollo e garantire un futuro stabile.

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