Linea dura del Tribunale Russel, che vuole portare alla sbarra lo Stato ebraico.
di Emiliano Biaggio
Il Tribunale Russel chiede alla Corte penale internazionale di indagare sui crimini commessi dallo Stato di Israele contro i palestinesi. Dopo quattro anni di indagini l’organizzazione che si batte per i diritti umani, si è espressa in modo netto. La decisione è stata presa dalla giuria, composta dal cantante dei Pink Floyd, Roger Waters, dall'attivista statunitense per i diritti civili Angela Davis, dal Premio Nobel per la Pace Mairead Corrigan Maguire e dal pianista argentino Miguel-Angel Estrella. Il Tribunale Russell chiede il riconoscimento della giurisdizione palestinese e di organizzare una sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite contro l’Apartheid israeliana. Diverse le raccomandazioni avanzate alla comunità internazionale: ricostruire il Comitato speciale delle Nazioni Unite contro l’Apartheid, condurre ulteriori indagini, istituire un comitato internazionale di ex prigionieri politici per la campagna sul tema delle carcerati e infine ha chiesto alla società civile di intraprendere azioni volte a denunciare eventuali complicità nazionali, istituzionali o di aziende con i crimini di Israele.
Il Tribunale Russell nacque nel 1967 per studiare la compatibilità con i principi del diritto internazionale della politica estera degli Stati Uniti e il loro intervento in Vietnam. L'organismo è stato istituito da Bertrand Russell, premio Nobel per la letteratura nel 1950, e presieduto da Jean-Paul Sartre. Nel corso del tempo ha visto la partecipazione di diversi intellettuali come Lelio Basso, Simone de Beauvoir, Julio Cortázar e Lázaro Cárdenas. «Se qualcuno pensa che quello che dice il Tribunale Russel sia sbagliato, allora vada in Palestina, nei campi profughi e giudichi di persona», sostiene Roger Waters. «Io l’ho fatto e ho visto coi miei occhi l’orrore di Apartheid israeliana».
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